Libri da Masticare – Rubrica a cura di Antonello Saiz (libraio e blogger)
Denti guasti
“Denti guasti” di Matteo De Simone è un bellissimo libro edito da quella tenace casa editrice che è Hacca edizioni . Una casa editrice marchigiana, precisamente di Matelica, in provincia di Macerata, che dal 2010 grazie all’impegno di Francesca Chiappa e Silvia Sorana pubblica libri di altissimo pregio e qualità . Del 2011 è questa storia che vede protagonista Giulia, una ragazza di diciotto anni con la passione per il canto a tenerla viva. Giulia ha una famiglia spezzata alle spalle e un fratello, Davide, come una piccola luce nelle ore di buio. Roman, diciotto anni anche lui, dopo l’infanzia trascorsa in una terra straniera vive un presente di clandestino, fatto di piccoli furti e giornate senz’amore. I loro mondi, opposti e lontani, finiscono per scontrarsi, poi incontrarsi, tra le corsie di un supermercato: in un pomeriggio come tanti altri sembra possibile dimenticare la solitudine grazie ad un amore pulito, capace di annullare pregiudizi e paure. Mentre, fuori, la tv continua a creare star, mostri, casi di cronaca, e nel bar sotto casa italiani e stranieri paiono decisi a non volersi capire. Matteo De Simone, giovane scrittore torinese, con “I denti guasti”, sua seconda prova, dimostra talento ed uso sapiente della lingua, abile nel raccontare il nostro presente, quello italiano impastato di mass media e scontri di civiltà, per narrarci un’atipica storia d’amore nata in fretta e troppo in fretta svanita nel nulla: sullo sfondo personaggi nudi, crudi, veri, emblemi di una società complicata e qualunquista tratteggiati con intelligenza e passione. “I denti guasti”, romanzo costruito su di affetti complicati e conflitti irrisolti, stupirà per lo sguardo lucido dell’autore, capace di raccontare le fragilità di Giulia e Roman, così come le nostre, senza banali e scontate divisioni tra bene e male. Pierpaolo Capovilla ha scritto del libro : “Denti guasti, ovvero la sceneggiatura di un film neorealista che preferiremmo non vedere, il brutto film dell’Italia contemporanea che, nella civilissima Torino, invoca il senso dell’esistenza. Esistere e sopravvivere nel disfacimento della coesione sociale, nell’imbarbarimento dei rapporti, anche i più intimi, nella violenza cieca – ma visibilissima – dei diseredati, e in quella affatto miope – ma invisibile – del progetto politico e culturale vissuto sulla pelle e inflitto nella carne del paese in questi anni scuri: viviamo in una società dissociata dalla propria storia, senza più meta se non il presente stesso. In una parola, senza futuro. Possiamo certo continuare a mentire. A noi stessi soprattutto. Matteo De Simone, con questo romanzo, ti sbatte in faccia la realtà. Il suo è un approccio “antropologico”: descrive con circostanza e sicurezza, persone ed esistenze, storie di vita e di morte, speranze imprigionate nelle sorridenti bugie dell’odioso immaginario edonistico dell’oggi. Lo fa con precisione chirurgica, ma non dimentica il valore narrativo della metafora e dell’iperbole poetica. Denti guasti è un grido di disperazione. Ma, se osservi attentamente, aguzzando lo sguardo fra le parole, lo vedi, perché c’è. Quel magnifico desiderio – è imperioso – di riscatto, di emancipazione, di giustizia. È la bellezza della vita, che ci manca tanto”.